Descrizione

Il metiltestosterone è una manifestazione orale del testosterone. Il testosterone in sé non è in grado di essere assunto per via orale, poiché la parte migliore del composto viene metabolizzata e annientata dal fegato durante il "primo passaggio", cosicché al massimo 5-10% del composto entra nel sangue e diventa utilizzabile. Ad uno sguardo più critico, il metiltestosterone è una particella steroidea I 7-alfa, il che implica l'aggiunta di un metile alla posizione C-1 7-alfa dell'atomo. Per questo motivo, il metiltestosterone non viene scomposto e disattivato dal fegato così rapidamente come sembra fare il testosterone orale. Tuttavia, raggiunge rapidamente il sangue e ha una bassa emivita. Poiché il metiltestosterone, in una certa misura, viene riassorbito attraverso la pellicola mucosa della bocca, questa sostanza è anche vantaggiosa per l'assunzione sublinguale. Il metiltestosterone è uno steroide eccezionalmente forte in quanto ha un impatto androgeno simile. In particolare, viene utilizzato per costruire la forza.

I powerlifter e i sollevatori di pesi lo usano prima di un allenamento intenso o di una gara, poiché l'impatto androgeno ampliato si nota già un'ora dopo l'assunzione e la maggiore forza, il maggiore rispetto verso se stessi e la spinta d'ispirazione che si verifica permettono al giocatore di sollevare pesi più pesanti. Le persone che lo provano riconoscono un aumento di qualità rapido e solido. L'aumento del peso corporeo è all'interno dei punti di rottura tipici ed è generalmente dovuto al mantenimento dell'acqua. Le misure sono generalmente di 25-50 mg al giorno.

Il Methyltest viene assunto una volta ogni tanto, se non addirittura per più di quattro settimane, e le donne in genere non lo utilizzano.

Il metiltestosterone è uno steroide estremamente letale che può provocare numerosi sintomi, soprattutto a livello epatico. Poiché questo steroide aromatizza inequivocabilmente, la ginecomastia è una delle reazioni più note. Il notevole mantenimento di acqua e sale può inoltre aumentare lo sforzo circolatorio. L'impatto androgenico si traduce in indicazioni di virilizzazione rispettabili nelle donne e in infiammazioni cutanee e AGGRESSIVITÀ negli uomini. Non è una questione di scherzi frequentare qualcuno che lavora molto con il metiltestosterone. Tra gli effetti si annoverano: comportamenti contrari alla socialità, fragilità, ansietà, scatti d'ira e distrazione o lievi aggravamenti della coscienza.